mercoledì 31 dicembre 2014

1 GENNAIO UNA GIORNATA MOLTO RICCA DI RICORRENZE



1)   SOLENNITA' di MARIA SANTISSIMA, MADREDI DIO



UN PO' DI STORIA

LODIAMO INSIEME MARIA


2)  GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA PACE


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
PER LA CELEBRAZIONE DELLA 
XLVIII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 
1° GENNAIO 2015
NON PIÚ SCHIAVI, MA FRATELLI

............

In ascolto del progetto di Dio sull’umanità
2. Il tema che ho scelto per il presente messaggio richiama la Lettera di san Paolo a Filemone, nella quale l’Apostolo chiede al suo collaboratore di accogliere Onesimo, già schiavo dello stesso Filemone e ora diventato cristiano e, quindi, secondo Paolo, meritevole di essere considerato un fratello. Così scrive l’Apostolo delle genti: «E’ stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo» (Fm 15-16). Onesimo è diventatofratello di Filemone diventando cristiano. Così la conversione a Cristo, l’inizio di una vita di discepolato in Cristo, costituisce unanuova nascita (cfr 2 Cor 5,17; 1 Pt 1,3) che rigenera la fraternità quale vincolo fondante della vita familiare e basamento della vita sociale...

Alcune sottolineature di Papa Francesco

  • I molteplici volti della schiavitù ieri e oggi...
  • Alcune cause profonde della schiavitù ...
  • Un impegno comune per sconfiggere la schiavitù...
  • Globalizzare la fraternità, non la schiavitù né l’indifferenza...
Concludendo il Messaggio , Papa Francesco scrive:
"Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: “Che cosa hai fatto del tuo fratello?” (cfr Gen 4,9-10). La globalizzazione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tante sorelle e di tanti fratelli, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà e della fraternità, che possa ridare loro la speranza e far loro riprendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le prospettive nuove che esso porta con sé e che Dio pone nelle nostre mani.
Dal Vaticano, 8 dicembre 2014
FRANCISCUS 



3)  PRIMO GIORNO DELL'ANNO - 




AUGURI! per un ANNO DI PACE E SERENITA'



sabato 27 dicembre 2014

DOLCE FAMIGLIA DI NAZARET



Dolce famiglia di Nazaret
ascolta  e prega con questo bel canto


PREGHIAMO CON IL PAPA




A TUTTE LE FAMIGLIE DEL MONDO
 IL NOSTRO AUGURIO AFFETTUOSO
 UNITO ALLA NOSTRA PREGHIERA.


venerdì 26 dicembre 2014

IN UNA NOTTE COME TANTE...

Testo:

1.In una notte come tante, in una città qualunque,
per una strada un po' isolata un pastore torna a casa,
il pastore guarda avanti e per il freddo stringe i denti,
già si immagina il ristoro dopo un giorno di lavoro.
Ma nell'aria c'è qualcosa che lo abbraccia,
e ad un tratto, una voce nella testa.
In questa notte come tante, questo mondo cambia rotta
nasce Dio, bambino in una grotta.

2.Ad un tratto quel posto si riempie di persone,
tutti vanno a quella grotta come fosse ad un altare,
e Giuseppe non capisce cosa accade nella via,
ma poi incontra la dolcezza dello sguardo di Maria,
che come sempre ha capito già ogni cosa,
ed assiste alla scena silenziosa.
In questa notte come tante, oggi il mondo cambia rotta,
nasce Dio, bambino in una grotta.

Rit: Come brezza leggera, che accarezza l'anima,
vieni Bambino in questa fredda città,
tra la povera gente e anche tu non hai niente,
ma il tuo amore resterà per sempre. 


3.In una notte come tante, in una città qualunque
c'è chi adesso torna a casa e chi aspetta in una Chiesa,
c'è qualcuno che usa ancora la violenza
e chi cerca ormai deluso una speranza.
Ma tu vieni e prova ancora a cambiare questa rotta,
nasci qui, bambino, in questa grotta.

Rit: Come brezza leggera, che accarezza l'anima,
vieni indifeso in questa fredda città,
tra la povera gente e anche tu non hai niente,
ma il tuo amore arriverà. 


Rit: Come brezza leggera, che accarezza l'anima,
vieni Bambino in questa piccola città,
tra la povera gente e anche tu non hai niente,
ma il tuo amore resterà per sempre. 

sabato 13 dicembre 2014

" LA MIA ANIMA ESULTA NEL MIO DIO"

Oggi la chiesa cattolica, nella liturgia della Parola della Eucaristia, sostituisce il salmo con il Cantico di Maria , tratto dal Vangelo di Lc  1,46...
Facciamo nostra questa magnifica preghiera di lode e ringraziamo il Signore per i tanti suoi benefici.


O Dio, Padre degli umili e dei poveri, 
che chiami tutti gli uomini 
a condividere la pace e la gioia del tuo regno, 
mostraci la tua benevolenza 
e donaci un cuore puro e generoso, 
per preparare la via al Salvatore che viene. 
Egli è Dio, e vive e regna con te, 
nell’unità dello Spirito Santo, 
per tutti i secoli dei secoli.
AMEN !

lunedì 8 dicembre 2014

"RALLEGRATI PIENA DI GRAZIA"




RICORDANDO IL MESSAGGIO DEL PAPA BENEDETTO XVI

DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Giovedì, 8 dicembre 2011

Cari fratelli e sorelle!
La grande festa di Maria Immacolata ci invita ogni anno a ritrovarci qui, in una delle piazze più belle di Roma, per rendere omaggio a Lei, alla Madre di Cristo e Madre nostra. Con affetto saluto tutti voi qui presenti, come pure quanti sono uniti a noi mediante la radio e la televisione. E vi ringrazio per la vostra corale partecipazione a questo mio atto di preghiera.
Sulla sommità della colonna a cui facciamo corona, Maria è raffigurata da una statua che in parte richiama il passo dell’Apocalisse appena proclamato: “Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle” (Ap 12,1). Qual è il significato di questa immagine? Essa rappresenta nello stesso tempo la Madonna e la Chiesa.
Anzitutto la “donna” dell’Apocalisse è Maria stessa. Ella appare “vestita di sole”, cioè vestita di Dio: la Vergine Maria infatti è tutta circondata dalla luce di Dio e vive in Dio. Questo simbolo della veste luminosa chiaramente esprime una condizione che riguarda tutto l’essere di Maria: Lei è la “piena di grazia”, ricolma dell’amore di Dio. E “Dio è luce”, dice ancora san Giovanni (1 Gv 1,5). Ecco allora che la “piena di grazia”, l’“Immacolata” riflette con tutta la sua persona la luce del “sole” che è Dio.
Questa donna tiene sotto i suoi piedi la luna, simbolo della morte e della mortalità. Maria, infatti, è pienamente associata alla vittoria di Gesù Cristo, suo Figlio, sul peccato e sulla morte; è libera da qualsiasi ombra di morte e totalmente ricolma di vita. Come la morte non ha più alcun potere su Gesù risorto (cfr Rm 6,9), così, per una grazia e un privilegio singolare di Dio Onnipotente, Maria l’ha lasciata dietro di sé, l’ha superata. E questo si manifesta nei due grandi misteri della sua esistenza: all’inizio, l’essere stata concepita senza peccato originale, che è il mistero che celebriamo oggi; e, alla fine, l’essere stata assunta in anima e corpo nel Cielo, nella gloria di Dio. Ma anche tutta la sua vita terrena è stata una vittoria sulla morte, perché spesa interamente al servizio di Dio, nell’oblazione piena di sé a Lui e al prossimo. Per questo Maria è in se stessa un inno alla vita: è la creatura in cui si è già realizzata la parola di Cristo: “Io sono venuto perché abbiano la vita, e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10).
Nella visione dell’Apocalisse c’è un altro particolare: sul capo della donna vestita di sole c’è “una corona di dodici stelle”. Questo segno rappresenta le dodici tribù d’Israele e significa che la Vergine Maria è al centro del Popolo di Dio, di tutta la comunione dei santi. E così questa immagine della corona di dodici stelle ci introduce alla seconda grande interpretazione del segno celeste della “donna vestita di sole”: oltre a rappresentare la Madonna, questo segno impersona la Chiesa, la comunità cristiana di tutti i tempi. Essa è incinta, nel senso che porta nel suo seno Cristo e lo deve partorire al mondo: ecco il travaglio della Chiesa pellegrina sulla terra, che in mezzo alle consolazioni di Dio e alle persecuzioni del mondo deve portare Gesù agli uomini.
E’ proprio per questo, perché porta Gesù, che la Chiesa incontra l’opposizione di un feroce avversario, rappresentato nella visione apocalittica da “un enorme drago rosso” (Ap 12,3). Questo dragone ha cercato invano di divorare Gesù – il “figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni” (12,5) –, invano perché Gesù, attraverso la sua morte e risurrezione, è salito verso Dio e si è assiso sul suo trono. Perciò il dragone, sconfitto una volta per sempre nel cielo, rivolge i suoi attacchi contro la donna – la Chiesa – nel deserto del mondo. Ma in ogni epoca la Chiesa viene sostenuta dalla luce e dalla forza di Dio, che la nutre nel deserto con il pane della sua Parola e della santa Eucaristia. E così in ogni tribolazione, attraverso tutte le prove che incontra nel corso dei tempi e nelle diverse parti del mondo, la Chiesa soffre persecuzione, ma risulta vincitrice. E proprio in questo modo la Comunità cristiana è la presenza, la garanzia dell’amore di Dio contro tutte le ideologie dell’odio e dell’egoismo.
L’unica insidia di cui la Chiesa può e deve aver timore è il peccato dei suoi membri. Mentre infatti Maria è Immacolata, libera da ogni macchia di peccato, la Chiesa è santa, ma al tempo stesso segnata dai nostri peccati. Per questo il Popolo di Dio, peregrinante nel tempo, si rivolge alla sua Madre celeste e domanda il suo aiuto; lo domanda perché Ella accompagni il cammino di fede, perché incoraggi l’impegno di vita cristiana e perché dia sostegno alla speranza. Ne abbiamo bisogno, soprattutto in questo momento così difficile per l’Italia, per l’Europa, per varie parti del mondo. Maria ci aiuti a vedere che c’è una luce al di là della coltre di nebbia che sembra avvolgere la realtà. Per questo anche noi, specialmente in questa ricorrenza, non cessiamo di chiedere con fiducia filiale il suo aiuto: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che a te ricorriamo”. Ora pro nobis, intercede pro nobis ad Dominum Iesum Christum!


"ECCO LA SERVA DEL SIGNORE: 
AVVENGA  PER ME SECONDO LA TUA PAROLA."




O Madre Immacolata, che sei per tutti
segno di sicura speranza e di consolazione,
fa’ che ci lasciamo attrarre dal tuo candore immacolato.
La tua Bellezza – Tota Pulchra,
ci assicura che è possibile la vittoria dell’amore;
anzi, che è certa;
ci assicura che la grazia è più forte del peccato,
e dunque è possibile il riscatto
da qualunque schiavitù.
Sì, o Maria, tu ci aiuti a credere con più fiducia nel bene,
a scommettere sulla gratuità, sul servizio,
sulla non violenza, sulla forza della verità;
ci incoraggi a rimanere svegli,
a non cedere alla tentazione di facili evasioni,
ad affrontare la realtà, coi suoi problemi,
con coraggio e responsabilità.
Così hai fatto tu, giovane donna,
chiamata a rischiare tutto sulla Parola del Signore.
Sii madre amorevole per i nostri giovani,
perché abbiano il coraggio di essere “sentinelle del mattino”,
e dona questa virtù a tutti i cristiani,
perché siano anima del mondo
in questa non facile stagione della storia.
Vergine Immacolata,
Madre di Dio e Madre nostra, prega per noi!

Benedetto XVI




domenica 7 dicembre 2014

"PREPARATE LA VIA AL SIGNORE"



+ Dal Vangelo secondo Marco

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. 
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».






O Dio, Padre di ogni consolazione, 
che agli uomini pellegrini nel tempo 
hai promesso terra e cieli nuovi, 
parla oggi al cuore del tuo popolo, 
perché in purezza di fede e santità di vita 
possa camminare verso il giorno 
in cui manifesterai pienamente 
la gloria del tuo nome.  AMEN !

sabato 29 novembre 2014

MARANATHA ! VIENI SIGNORE GESU?

La "MIRABILE" Famiglia Paolina, alla quale faccio parte , ha concluso i festeggiamenti per i suoi "100 anni di fondazione", il giorno 27 novembre con l'indimenticabile Udienza con Papa Francesco alla quale ho partecipato anch'io.

 Attraverso questo video ,vi faccio partecipi di questa grazia del Signore.


Oggi inizia il nuovo Anno Liturgico, e questo periodo, come tu saprai, si chiama
"AVVENTO".


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