VANGELO (Mc 14,1-15,47) ...Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a
tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di
puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il
profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché
questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli
ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto
un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete
far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Ella ha fatto ciò che
era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità
io vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in
ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto».....
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.
«È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
PREGHIAMO
Ascolta, o Padre, il grido del tuo Figlio che, per stabilire la nuova ed eterna alleanza, si è fatto obbediente fino alla morte di croce; fa' che nelle prove della vita partecipiamo intimamente alla sua passione redentrice, per avere la fecondità del seme che muore ed essere accolti come tua messe nel regno dei cieli.
VangeloGv 3,14-21 Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Dal vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
PREGHIERA
O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa’ risplendere su di noi la luce del tuo volto, perché i nostri pensieri siano sempre conformi alla tua sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore.
VANGELO (Gv 2,13-25) Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere + Dal
Vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua
dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi,
pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di
cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a
terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di
colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre
mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per
la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per
fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre
giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato
costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli
parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la
Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli
compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si
fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse
testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
«Dio mai si stanca di
perdonarci, il problema è che noi ci stanchiamo di chiedere di perdono, non ci
dobbiamo stancare mai, Lui è il padre amoroso che sempre perdona, che ha
misericordia per tutti noi».
«Vai da Gesù, a lui piace che gli racconti queste cose, poi
si dimentica dei peccati, ti bacia, ti abbraccia e soltanto ti dice come
all’adultera: “neanche io ti condanno, vai e non peccare più. «Non peccare più,
solo quel consiglio ci dà il Signore, ma se dopo un mese siamo nelle stesse
condizioni, il Signore mai si stanca di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo
di chiedergli perdono, lui mai si stanca di perdonarci».Papa Francesco
O Dio, che hai ordinato la penitenza del corpo come medicina dell’anima, fa’ che ci asteniamo da ogni peccato per avere la forza di osservare i comandamenti del tuo amore.