giovedì 19 maggio 2016

LA FAMIGLIA PAOLINA SULLA VIA DELLA SANTITA' CON MARIA / 7



Fratel Andrea Borello,
'santo del quotidiano’
   
L’umile Discepolo calzolaio era un ‘santo del quotidiano
’ innamorato della Vergine Maria.
Fratel Riccardo Andrea Borello, religioso laico della ‘Società San Paolo’ tra i "Discepoli del Divin Maestro", nasce a Mango (CN) l’8 Marzo 1916, entra in Congregazione ad Alba l’8 Luglio 1936 e muore a Sanfrè nella notte fra il 3 e il 4 Settembre 1948.




"Fioretti" di fr. Borello
Le piccole biografie della sua vita di "Discepolo del Divin Maestro" narrano ‘fioretti’ edificanti al riguardo. Ne riportiamo alcuni, prendendoli dalla più recente, scritta da E. Sgarbossa [Riccardo Andrea Borello – Una vita donata sulle strade del Vangelo, Ed. Società San Paolo, Roma 1990] che si è avvalso della documentazione contenuta negli Atti ufficiali del Processo canonico.
1. – Un giovane ex-militare ricorda lo stile con cui fratel Borello sapeva inquadrare il suo ‘lavoro’ in una cornice quasi liturgica: "Egli arrivava in reparto [della Calzoleriaabitualmente tenendo in mano la corona del Rosario e l’Ufficio della Madonna. Il libro del Vangelo era sempre al posto d’onore nel laboratorio. Dopo la preghiera iniziale, egli leggeva o faceva leggere un brano del Vangelo, che deponeva dopo averlo baciato".
2. – Pur nel suo abituale comportamento dimesso, era cosciente di avere un temperamento forte e talvolta persino irascibile. A chi glielo rinfacciava, rispondeva: "Ti ringrazio di avermelo fatto notare"; aggiungendo: "Con l’aiuto della Madonna, spero di correggermi".
3. – Il pensiero dei defunti si identificava in fr. Andrea col pensiero del Paradiso. I suoi amici lo sapevano, tanto da testimoniarlo a più voci: "La vita di fr. Borello era immersa nel soprannaturale come nel suo elemento naturale""aveva nostalgia del Paradiso". Ma il Paradiso si identificava, a sua volta, con la presenza di Gesù e della Madonna.

Per conoscerlo meglio... un klic

http://www.stpauls.it/madre06/0406md/0406md29.htm

PREGHIERA a  MARIA SANTISSIMA ANNUNZIATA

Tutte le generazioni ti proclamino beata, o Maria. 
Tu hai creduto all’arcangelo Gabriele,
 e in te si sono compiute tutte le grandi cose 
che egli ti aveva annunciato.
 L’anima mia e tutto il mio essere ti lodano, o Maria. 
Hai prestato fede all’incarnazione del Figlio di Dio
 nel tuo seno verginale e sei diventata la madre di Dio. Spuntò allora il giorno più felice della storia umana. L’umanità ebbe il Maestro divino, il Sacerdote
 unico ed eterno, l’Ostia di riparazione, il Re universale.  La fede è dono di Dio e radice di ogni bene. 
O Maria, ottieni anche a noi una fede viva, ferma, operosa: la fede che salva e produce i santi. 
Fede nella Chiesa, nel Vangelo, nella Vita eterna.
 Che possiamo meditare le parole del tuo Figlio benedetto, come tu le conservavi in cuore 
e santamente le consideravi. 
Che il Vangelo sia predicato a tutti.
Che venga accolto docilmente. 
Che tutti divengano in Gesù Cristo
 figli di Dio. Amen. 
(Beato Giacomo Alberione)




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