Fratel
Andrea Borello,
'santo del quotidiano’
'santo del quotidiano’
L’umile
Discepolo calzolaio era un ‘santo del quotidiano
’ innamorato della Vergine
Maria.
Fratel Riccardo Andrea Borello,
religioso laico della ‘Società San Paolo’ tra i "Discepoli del
Divin Maestro", nasce a Mango (CN) l’8 Marzo 1916, entra in
Congregazione ad Alba l’8 Luglio 1936 e muore a Sanfrè nella notte fra il 3 e
il 4 Settembre 1948.
"Fioretti"
di fr. Borello
Le piccole
biografie della sua vita di "Discepolo del Divin Maestro" narrano
‘fioretti’ edificanti al riguardo. Ne riportiamo alcuni, prendendoli dalla più
recente, scritta da E. Sgarbossa [Riccardo Andrea Borello – Una
vita donata sulle strade del Vangelo, Ed. Società San Paolo,
Roma 1990] che si è avvalso della documentazione contenuta negli Atti ufficiali
del Processo canonico.
1. – Un giovane ex-militare
ricorda lo stile con cui fratel Borello sapeva inquadrare il suo ‘lavoro’ in
una cornice quasi liturgica: "Egli arrivava in reparto [della
Calzoleria] abitualmente tenendo in mano la corona del Rosario e
l’Ufficio della Madonna. Il libro del Vangelo era sempre al posto
d’onore nel laboratorio. Dopo la preghiera iniziale, egli leggeva o
faceva leggere un brano del Vangelo, che deponeva dopo averlo baciato".
2. – Pur nel suo abituale
comportamento dimesso, era cosciente di avere un temperamento forte e talvolta
persino irascibile. A chi glielo rinfacciava, rispondeva: "Ti
ringrazio di avermelo fatto notare"; aggiungendo: "Con
l’aiuto della Madonna, spero di correggermi".
3. – Il pensiero dei defunti si
identificava in fr. Andrea col pensiero del Paradiso. I suoi amici lo sapevano,
tanto da testimoniarlo a più voci: "La vita di fr. Borello era
immersa nel soprannaturale come nel suo elemento naturale"; "aveva
nostalgia del Paradiso". Ma il Paradiso si identificava, a sua volta,
con la presenza di Gesù e della Madonna.
Per conoscerlo meglio... un klic
http://www.stpauls.it/madre06/0406md/0406md29.htm
Per conoscerlo meglio... un klic
http://www.stpauls.it/madre06/0406md/0406md29.htm
PREGHIERA a MARIA SANTISSIMA ANNUNZIATA
Tutte le generazioni ti proclamino beata, o
Maria.
Tu hai creduto all’arcangelo Gabriele,
e in te
si sono compiute tutte le grandi cose
che egli ti
aveva annunciato.
L’anima mia e tutto il mio essere ti lodano, o
Maria.
Hai prestato fede all’incarnazione del Figlio
di Dio
nel tuo seno verginale e sei diventata la
madre di Dio.
Spuntò allora il giorno più felice della storia
umana. L’umanità ebbe il Maestro divino, il Sacerdote
unico ed eterno, l’Ostia di riparazione, il
Re universale. La fede è dono di Dio e radice di ogni bene.
O Maria, ottieni anche a noi una fede viva, ferma,
operosa: la fede che salva e produce i santi.
Fede nella Chiesa, nel Vangelo, nella Vita
eterna.
Che possiamo meditare le parole del tuo Figlio
benedetto, come tu le conservavi in cuore
e
santamente le consideravi.
Che il Vangelo sia predicato a tutti.
Che venga accolto docilmente.
Che tutti divengano in Gesù Cristo
figli di
Dio. Amen.
(Beato Giacomo Alberione)
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